venerdì 20 ottobre 2017

Review Party: Perfect boy - Jillian Dodd

Buondì. Appuntamento oggi con l'ultimo giorno del review tour dedicato a Perfect Boy di Jillian Dodd. Sarà anche un perfect book? Scopritelo nella mia recensione...


TITOLO: Perfect boy
AUTORE: Jillian Dodd
COLLANA: Newton Compton Editori
PREZZO (CARTACEO): 
PREZZO (EBOOK): 4,99€
TRAMA: East Coast, Hollywood. Keatyn ha tutto ciò che una liceale potrebbe mai desiderare. È la ragazza più carina della scuola, è popolare, viene invitata alle feste migliori e a pranzo il suo tavolo è sempre quello più ambito. La sua vita procede a meraviglia, seguendo un copione perfetto. Eppure Keatyn non è più sicura di volere tutto questo. Perché, in realtà, quell’apparenza scintillante nasconde dei segreti. Il suo fidanzato si ubriaca puntualmente a ogni festa. Il suo migliore amico minaccia di rivelare a tutti che la sua relazione è una truffa… Keatyn non ce la fa più a fingersi perfetta, ma è difficile rinunciare a quello che per anni è stato il tuo mondo. Finché il sorriso irresistibile di un surfer non arriva a portare definitivamente scompiglio nella sua vita. Uscire con lui equivarrebbe a un suicidio sociale. Per Keatyn è arrivato il momento di scrivere un nuovo copione. Uno di quelli in cui tutti i pezzi della sua esistenza possano tornare a riunirsi in perfetta armonia. Di certo non si aspetta che ci sia qualcuno pronto a fare di tutto per impedirglielo. 


Conoscevo già Jillian Dodd in quanto iscritta alla sua newsletter (colpa della promessa dell’ebook del suo romanzo più famoso in omaggio -That Boy già pubblicato in Italia da Newton Compton) ma, a dire il vero, non avevo ancora iniziato nessuno dei suoi libri. La colpa? Forse non sentivo che era arrivato il loro momento… fortunatamente la stessa casa editrice ha deciso di portare nel nostro paese un’altra serie della Dodd, The Keatyn Chronicles e questa volta, complice anche un review party, era la volta buona per iniziare un romanzo di questa autrice.
Le premesse? Le migliori: ambientazione sfavillante, Hollywood addirittura, echi di Mean Girls e una sottotrama dedicata allo stalking, uno dei temi di cronaca più scottanti.
Avevo aspettative altissime… che solo in parte sono state soddisfatte. È vero, solo in un secondo momento ho scoperto che questo è il primo di una saga composta, tra seguiti, novelle, spin off e affini, da ben undici romanzi! La trama contiene molte situazioni tipiche di molti romanzi del genere, ambientandole proprio nella Mecca del lusso e dell'esclusività: Hollywood.
I personaggi sono vari e molteplici, tra cui un gran numero di esemplari di fauna maschile: da Sander, il fidanzato della protagonista a prima vista perfetto, a Brooklyn, il migliore amico appassionato surfista, a Cush, eccellente sportivo nonché la star della scuola... Se c’è infatti qualcosa che riesce particolarmente bene alla Dodd è dare vita a qualsiasi tipo di ragazzo: da quelli da sogno, dolci e simpatici, a quelli da incubo, nessun tratto caratteriale sfugge alla penna attenta dell’autrice. Cosa che, purtroppo, non posso dire della protagonista femminile: Keatyn infatti non mi è andata molto a genio per la maggior parte della lettura. Colpa di una caratterizzazione un po’ abbozzata e una certa staticità, soprattutto in certe situazioni del personaggio. Anche molti dei personaggi secondari femminili non mi hanno convinto: non tanto per le apparenze superficiali e frivole (dopotutto, quella era la loro caratterizzazione), ma perché le ho trovate meno incisive rispetto alle controparti maschili.
Lo stile di Jillian Dodd è… normale. Non saprei in che altro modo definirlo. È adatto al genere: frasi brevi e scorrevoli, dialoghi molto colloquiali (e talvolta pungenti) e lessico usato giovanile e spesso molto terra terra. Ok, forse durante la lettura avrei preferito un modo di scrivere più accurato ma vi assicuro che Jillian Dodd conosce quello che scrive, e che per questo genere di storie il suo stile, alla fine, risulta più che adeguato.
Se amate i finali chiusi e risolutivi… questo non è il romanzo che fa per voi! Fa parte di una serie e, a differenza di altri romanzi del genere, la sua conclusione, nonostante riesca a portare a termine diverse linee narrative, lascia ancora molto in sospeso.
Quindi? La mia valutazione è di tre stelline e meglio. Ho letto storie migliori, è vero, ma ne ho lette anche di molto peggiori. Keatyn è un personaggio che ha ancora molto da dire e spero che la casa editrice ci dia presto l’occasione di proseguire la lettura delle sue vicissitudini  (e perché no, di donarci ancora un po’ di Cush, che non guasta mai!) 

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