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giovedì 22 giugno 2017

Recensione: Time Deal - Leonardo Patrignani

Buongiorno a tutti! La prima parte della sessione è andata a metà: 2/4 esami dati.Mentre mi concentro a recuperare gli altri due, eletti come le mie bestie nere personali, vi lascio con la mia recensione di Time Deal una delle uscite che più mi ha intrigato nell'ultimo periodo.
Ora torno in letarga studiare... purtroppo giugno è un brutto mese per gli universitari!

TITOLO: Time Deal
AUTORE: Leonardo Patrignani
COLLANA: DeA Young Adult
PREZZO (CARTACEO): 14,90€
PREZZO (EBOOK): 6,99€
TRAMA: Ci sono promesse che non possono essere mantenute. Come quella che Julian ha fatto ad Aileen. Era solo un bambino quando l’ha vista per la prima volta, e se n’è innamorato perdutamente. Da quel momento ha giurato che non l’avrebbe lasciata mai. Che sarebbe rimasto con lei per sempre. Ma si può davvero promettere per sempre? Non in una città come Aurora. Una metropoli schiacciata da un cielo plumbeo e soffocata dall’inquinamento, in cui l’aspettativa di vita è scesa drasticamente. Almeno fino all’arrivo del Time Deal, un farmaco in grado di arrestare l’invecchiamento cellulare. Nessuno ne conosce i possibili effetti collaterali, solo qualcuno immagina quali possano essere le conseguenze morali e sociali. La città è divisa in due: da una parte chi insegue ciecamente il sogno della vita eterna, dall’altra chi invece rifiuta di manipolare la propria esistenza e preferisce che il tempo scorra secondo natura. Julian è tra questi ultimi. Ma Aileen non ha avuto scelta: figlia di un noto avvocato, che finanzia da sempre la casa farmaceutica del Time Deal, è stata sottoposta al trattamento. Finché qualcosa va storto. Aileen inizia ad accusare disturbi della memoria, e poi sparisce nel nulla. Julian però è disposto a tutto pur di ritrovarla. E di regalarle il loro per sempre. 
Dalla penna di un autore bestseller internazionale, un romanzo dal ritmo serrato e dalla travolgente storia d’amore. Una lettura sorprendente che vi terrà incollati fino all’ultima pagina.




Time Deal è un'uscita che mi ha intrigato fin dall'annuncio della sua pubblicazione: la trama, secondo le prime indiscrezioni, presentava premesse molto intriganti a metà tra distopia e fantascienza, mentre dell'autore avevo spesso sentito parlare come il più internazionale degli scrittori per ragazzi italiani.
Mi sono fiondata su Time Deal non appena uscito e devo dire che quello che promette, almeno in termini di trama, mantiene: non a caso il world building è, per me, il più grande pregio di questo romanzo. Patrignani ha svolto un lavoro degno dei migliori autori americani, creando la città di Aurora, un'isola al largo dell'Oceano Pacifico che ospita i sopravvissuti a un conflitto nucleare che ha sconvolto il pianeta del prossimo futuro. Nella moderna metropoli futuristica un farmaco sta diventando l'oggetto del desiderio degli abitanti: è il Time Deal, la magica medicina che promette eterna giovinezza a chi la assume. Non è tutto oro ciò che luccica, e il prezzo per rimanere giovani e sani in eterno non è forse così leggero come può sembrare.
L'autore è riuscito, in questo punto, ad andare oltre la semplice fantascienza, dando vita a un mondo, una città stato, dominata dalla scienza e dove la più accurata tecnologia, non solo in campo farmaceutico, è il pane quotidiano della popolazione.
Un'utopia?
Piuttosto, una vera distopia, dove la TD Pharma, casa farmaceutica produttrice di Time Deal, sogni e illusioni, impone a tutti i suoi affiliati un severo codice di norme non solo pratiche, ma soprattutto civiche e morali, non tanto diverse dai codici comportamentali di tante sette o gruppi criminali di cui si sente oggigiorno parlare al telegiornale. La città di Aurora subisce una sorta di dittatura del farmaco, che viene addirittura approvata e controllata dalle classi più alte della popolazione, le prime che hanno avuto accesso all'eterna giovinezza.
Julian, il protagonista, non fa parte di questi ultimi: è un giovane lavoratore con i piedi per terra, orfano, che si prende cura della sorellina minore e si oppone con tutto se stesso alle politiche del Time Deal: non avrebbe nulla a che fare con quel mondo se non fosse che la sua fidanzata, Aileen, è la figlia degli Sheridan, una delle famiglie più influente della città nonché fervidi sostenitori della TD Pharma.
Suonerebbe molto come un Romeo e Giulietta nel futuro, se non fosse che Julian e Aileen sono molto diversi, e tanto più moderni, dei loro corrispondenti shakespeariani. Il primo è decisamente pratico e realista: non crede nei sogni e nell'eterna giovinezza, ma pensa alla vita di tutti i giorni ed è pronto a sacrificare qualsiasi cosa per le persone che ama, la sorella Sara e la fidanzata in primis. Anche la seconda è molto più tosta di una Giulietta qualsiasi: è ricca e istruita, ma, sebbene costretta dalla famiglia ad assumere il Time Deal mette in discussione i valori che esso rappresenta ed è pronta a lottare per difendere il suo amore con Julian, non solo dalle differenze di classe.
Avrei invece preferito un po' più di approfondimento dei personaggi secondari, com ma Stan, che è un po' il classico "migliore amico del protagonista" che si incontra nei romanzi per ragazzi, dalla battuta pronta e dalla capacità di gettarsi a capofitto nei guai, e della famiglia Werner, i fondatori della TD Pharma, i responsabili del Time Deal e di tutto ciò che ci sta dietro, che rimangono un mistero, trattato forse troppo frettolosamente nell'ultima parte.
Sullo stile dell'autore avrei qualcosa da dire. Patrignani ha tanta inventiva e lo dimostra: tutto il lavoro sul Time Deal e su Aurora rende questo romanzo fruibile a livello internazionale. Ma c'è un "però"...
Riguarda la scrittura: a mio avviso questo libro è troppo "spiegato". Per dirlo con una metafora: nel mezzo di discorsi, anche cruciali, l'autore ha la tendenza ad aprire fin troppe parentesi, per ora la storia di Aurora, ora le proprietà del Time Deal, rallentando il ritmo in maniera quasi eccessiva.
Non è un errore, ma secondo me un romanzo del genere avrebbe richiesto uno stile più scattante, con più dialoghi, nei quali, magari, mimetizzare ad arte le numerose informazioni derivanti da un'ambientazione del genere. Non sono certo una fan di quei dialoghi chiamati in gergo "As you know, Bob..." in cui con la scusa di parlare a un  personaggio vengono presentate al  lettore, tutte in una volta, una tonnellata di informazioni, però credo che, in un certo tipo di romanzo, bisogna limitare i paragrafi puramente esplicativi a favore di scene più scorrevoli.
In conclusione mi sento comunque di consigliare Time Deal: è un buon distopico, originale, e con una storia molto internazionale, che secondo me varcherà presto i confini italiani.
Per ora è un autoconclusivo, dunque non c'è bisogno di aspettare anni e anni per il seguito, ma il finale lascia una piccola, grande apertura che chissà non si trasformi, un domani, in uno spin off...



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