venerdì 29 agosto 2014

Cover Change #1

Ciao a tutti! Sono nel bel mezzo della lettura della Corona di Mezzanotte, e più in generale, di una Maas-mania. Chissà quanto durerà? Nel frattempo sto cambiando la grafica del blog... senza avere la più pallida idea di come si faccia! Ma piano piano sto imparando... Vi lascio con questa nuova rubrica, a tema cover. E con chi potevamo iniziare, se non con la Maas? 

Non so voi ma amo avere i libri sullo scaffale nella stessa edizione, con lo stesso motivo sulla copertina. 
Certe volte questo non è possibile per colpa dei... cambi di copertina effettuati a metà serie. Certe volte sono una vera scocciatura, altre un miglioramento per la serie. Questa rubrica vi mostrerà diversi cambi tra le cover di serie conosciute (alcune in meglio, altre in peggio). 
Inauguriamo così una nuova rubrica, inventata da me, la Cover Change.




Con chi iniziamo oggi? Diciamo che l'esordio se lo merita Sarah J Maas, con la sua splendida serie Throne of Glass, che sto letteralmente adorando. 
La prima edizione del romanzo è stata pubblicata nell'agosto 2012, con la seguente cover. 


La cover britannica, invece, aveva un design completamente diverso, e sembra abbia avuto più successo, visto che la copertina statunitense è stata in seguito cambiata e "adeguata" a quella linea (a sinistra edizione UK, a destra quella USA) 


In seguito la stessa linea è stata usata anche per le cover dei sequel. 


Cosa ne penso? Sono tutte cover molto belle, specialmente le ultime due, ma, se devo dire il vero, non mi dispiaceva affatto la prima cover: l'azzurro dello sfondo è molto bello e la ragazza corrisponde perfettamente alla mia immagine mentale di Celaena, al contrario della protagonista delle altre copertine (è un'opinione personale). In ogni caso sono tutte cover stupende! 
E in Italia... 


Sono cover molto diverse da quelle originali. All'inizio non mi convincevano, troppo scure, troppo essenziali, ma alla fine hanno cominciato a piacermi (soprattutto quella della Corona, con le rose bianche) e viste di fianco, sullo scaffale della libreria, sono molto eleganti.

Voi cosa ne pensate? Preferite la prima edizione o quelle successive? Quelle originali o quelle italiane? Fatemelo sapere...

Silbi

mercoledì 27 agosto 2014

WWW Wednesday #2

Buon pomeriggio lettori! Tutto bene? Dopo una mattinata passata in compagnia della nonna e della mia cugina stalker, sono finalmente a casina mia, con un bombolone alla nutella qui accanto, che aspetta la sua ora, e io non vedo l'ora che siano le quattro per mangiarmelo! Nel frattempo, ecco a voi l'appuntamento del mercoledì, ovvero la rubrica WWW Wednesday, ideata dal blog Should be reading.


1)Che cosa stai leggendo? (What are you currently reading?)

Sto leggendo un fantasy Aredhel, dell'esordiente Greta Cosso (che ringrazio moltissimo per avermelo inviato) e La Corona di Mezzanotte di Sarah J Maas (è giunto il suo momento) 




2)Che cosa hai appena letto? (What did you recently finish reading?)

Le mie letture della setrimana sono state lo splendido, meraviglioso, fantastico (e potrei continuare all'infinito con gli aggettivi) Città di Vetro di Cassandra Clare,  il dolce I Passi dell'Amore di Nicholas Sparks e From Notting Hill with Love Actually (che ho scoperto essere tradotto in italiano come "Innamorarsi a Notting Hill) di Ali McNamara.




3)Cosa pensi leggerai prossimamente? (What do you think you’ll read next?)

Dopo sono indecisa. Anna Premoli o Camilla Läckberg? Ti prego lasciati odiare o il bambino segreto? Dipenderà tutto dal mio umore...



Quali sono le vostre letture? Fatemelo sapere con un commento, o lasciatemi il link al vostro WWW Wednesday. 

lunedì 25 agosto 2014

The great book tag #3: Opposite Book Tag

Ciao a tutti! Anche oggi book tag... Ultimamente ne vedo in giro parecchie! Questa, molto interessante, l'ho trovata sul blog di Ilenia e non ho potuto non farla (datemi un freno, aiuto!) 
Come al solito, tutti taggati e invitati a lasciarmi il link (così mi faccio un giretto sulle vostre tag!)



Primo libro della tua collezione / Ultimo acquisto



Il mistero della piramide di formaggio: comprato a sette/otto anni o giù di li (e ancora presente nella libreria) 
La principessa: comprato qualche giorno fa (finalmente). La copertina è talmente bella che mi ipnotizza 

Un libro economico / Un libro caro


Finding Cinderella: più economico di così... è addirittura gratis! 
Inferno: la prima edizione era bella ma costava un capitale! (Ma l'abbiamo comprata lo sstesso

Protagonista maschile / Protagonista femminile


Jace: venendo dalla lettura quasi consecutiva dei primi tre libri di Shadowhunters, non potevo che citarlo qui
June: la adoro. È la mia protagonista di un distopico preferita (e non vedo l'ora di concludere la sua serie!) 

Un libro che hai letto velocemente / Un libro mattone


Come inciampare nel principe azzurro: solo un pomeriggio di lettura e tante, tante risate. 
Autobiografia di uno yogi; dopo due anni, ancora non riesco a terminarlo eppure non è brutto, affatto, però è giusto un poco pesante... 

Un libro ambientato in Italia / Un libro internazionale


Bianca come il latte, rossa come il sangue: un bel libro ambientato in Italia e scritto da un italiano. 
L'eleganza del riccio: romanzo francese con tanto di personaggio giapponese incluso. Consigliatissimo! 

Un libro sottile / Un libro spesso


Nessun luogo è lontano: beh neanche trenta pagine (con illustrazioni)
Tempesta di Spade: basti pensare che in Italia l'hanno diviso in tre tomi da 400 pagine l'uno.

Un libro che ti ha reso felice / Un libro triste


Ho il tuo numero: mi inaspettatamente comico, semplicemente adorabile (e le note a pie di pagina di Poppy sono fortissime!) 
I Passi dell'Amore: la lacrimuccia alla fine c'è stata, oltre a un senso di malinconia. 

Un libro troppo romantico / Un libro d'azione


Le bianche dune della Cornovaglia: cosa vi aspettavate dal titolo? 
Hunger Games: dovevo inserirlo nella tag. È un libro denso di azione, e l'ho amato per questo!  

Che ne dite? Cosa ne pensate?  Fatemi sapere...
Silbi 

domenica 24 agosto 2014

Recensione: Legend - Marie Lu

Buonasera lettori!!! Passata una bella giornata? Oggi da noi il tempo è stato un po' pazzerello, ma sono andata al mare lo stesso (beccando anche un po' di pioggia...)
Il post di oggi è una recensione di un gran bel distopico, Legend di Marie Lu, che ho veramente apprezzato. 
Quindi, buona lettura! 

TITOLO: Legend
AUTORE: Marie Lu
COLLANA: Piemme Freeway
PREZZO (RILEGATO): 16,50
PREZZO (EBOOK): 6,99


TRAMA: Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due parti, la Repubblica e le Colonie, e la guerra sembra destinata a non finire mai. A quindici anni, June è già una promessa della Repubblica. Nata in una famiglia ricca e prestigiosa, oltre a una bella casa, un mucchio di soldi e la possibilità di frequentare le scuole migliori, possiede anche un vero talento nel cacciarsi nei guai e senza l’intervento di Metias, il fratello maggiore, probabilmente qualcuna delle sue bravate all’accademia militare sarebbe già finita male. Dalla morte dei genitori, Metias è l’unico su cui può contare, almeno fino al giorno in cui viene ucciso in circostanze misteriose. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma nato e cresciuto nei bassifondi della Repubblica. Ed è anche il criminale più ricercato del paese. Da quel giorno, June ha un unico desiderio: vendicare Metias. Ma per lei e Day il destino ha altri piani.

Da quando Hunger Games è uscito, sarà una mia impressione, ma sono aumentati sugli scaffali delle librerie i cosiddetti distopici destinati ad un pubblico giovane (chissà, magari ero io a non averli mai notati prima...)
In ogni caso non larlo di "cloni di Hunger Games" perchétutti trattano storie diverse tra loro. Tuttavia, come per ogni genere, esistono distopici fatti bene e distopici fatti male. Sono diversi gli elementi che distinguono gli uni dagli altri, anche se un background realizzato per il verso può già fare la differenza, insieme a un protagonista convincente.
In Legend, con somma soddisfazione, ho trovato tutti questi elementi e anche qualcosa in più... ed è sempre piacevole scrivere recensioni positive, come in questo caso, specialmente perché, nonostante le recensioni positive, nutrivo ancora qualche riserva su questa serie.
Al contrario, molti degli elementi che compongono questo libro mi hanno convinta in maniera particolare: innanzitutto lo Stato Distopico in cui la storia è ambientata, in questo caso chiamato semplicemente la Repubblica.
Questa Repubblica appare come uno stato vivido e realistico, molto forte militarmente e ben organizzato, in guerra perenne con le cosiddette Colonie. Però, nonostante tutto, l'autrice non rivela molto sulla storia e le origini del paese e sulle Colonie e questo un po' mi è dispiaciuto. Spero che sia perché questo è il primo volume di una serie... Infatti,  devo ancora iniziare a leggere Prodigy e mi aspetto qualche spiegazione in più.
Tuttavia, la Repubblica è una distopia completa, che assorbe le vite dei cittadini, cambiando profondamente il loro modo di pensare, in particolare di quelli che appartengono alle classi superiori e ricoprono ruoli di prestigio.
June, la protagonista, appartiene a questa categoria: è cresciuta nella Repubblica, è stata addestrata dalla Repubblica: in altre parole, la sua forma mentis è quella della Repubblica. Nonostante questo, tuttavia, June non è schiava dello stato in cui vive: è una ragazza dotata di una grande intelligenza, che le ha permesso di superare con il punteggio massimo la "Prova", una sorta di esame a cui tutti i bambini della Repubblica vengono sottoposti al compimento del decimo anno d'età.
Inoltre, June gode di capacità deduttive paragonabili a quelle di Sherlock Holmes (o di Hercule Poirot, perché sono una grandissima fan di Agatha Christie), ed è anche simpatica. Insomma, questa protagonista mi è piaciuta fin dalla prima pagina, e questo è importante perché molte volte più il personaggio principale è "sopportabile", più il romanzo risulta "godibile"; ovviamente non si tratta di una regola assoluta, ma di un giudizio personale.
Tuttavia, June non è l'unica protagonista. Difatti la particolarità di Legend (che lo distingue da diversi distopici che ho letto) è il fatto che i narratori siano due, che raccontano le vicende in prima persona, alternando il loro punto di vista.
Così, mentre June è la protagonista femminile, Day è il protagonista maschile.  
Mentre June lavora per la Repubblica, Day è uno dei criminali più ricercati. I suoi crimini non sono mai efferati, ma è il suo modo di umiliare lo stato che irrita i piani alti.
Così, dopo l'evento che si incontra nei primi capitoli, June viene messa sulle tracce di Day. L'autrice afferma di essersi ispirata alla "relazione" tra Jean Valjean e l'ispettore Javert nei Miserabili, ma in realtà il loro rapporto andrà ben oltre... Vi lascio immaginare!
In ogni caso, la caratterizzazione di entrambi i protagonisti mi ha colpito: era talmente ben fatta che mi è sembrato di conoscerli da sempre!
Accanto a loro si muovono diversi comprimari: dal Comandante Jameson, che per metà libro credevo fosse un uomo e invece era una donna, all'inquietante Thomas, che ancora non sono riuscita ad inquadrare, a Tess, grande amica ed aiutante di Day.
In particolare, è molto importante il ruolo che la famiglia svolge per entrambi i protagonisti, sia per June, il cui fratello, Metias, anche da morto, funge sempre da punto di riferimento, sia per Day che cerca in tutti i modi di proteggere la propria madre e i propri fratelli.
Se poi non bastassero una buona ambientazione e degli ottimi personaggi a convincere alla lettura... Non mancano certo i misteri, che intrigano il lettore e lo  inducono a comprare anche il volume successivo.
Chi sono i patrioti? Cosa sono le Colonie? Cos'è il misterioso morbo che colpisce il paese? Marie Lu è avara di risposte, nonostante già in questo volume riceviamo le prime rivelazioni. Tuttavia una volta innescata la miccia, la mia curiosità diventa insaziabile e, da questo punto di vista, Legend è stata una lettura molto intrigante!
In conclusione Legend è un'ottimo inizio per una serie che promette molto. Ci sono tutti gli elementi per una lettura coinvolgente e anche divertente (nonostante il libro non sia comico... Quello che voglio dire è che può essere un ottimo passatempo).

Non sarà ancora un libro perfetto in tutti i sensi, ma riconosco le sue ottime capacita e quindi le sue quattro stelline e mezza se le merita. Continuando così, spero di poter dare il massimo con Prodigy, che leggerò a breve (dopo aver terminato la pausa che di solito mi auto-impongo tra un libro e l'altro di una stessa serie).  


venerdì 22 agosto 2014

The Great Book Tag #2: The Ice Cream Book Tag

Buongiorno a tutti! Come state? Spero tutto bene.
Oggi non è particolarmente caldo, ma ogni giorno è adatto per una Ice Cream Book Tag. L'ho scovata nel blog di Frannie e praticamente mi sono autotaggata. Era una tag troppo carina e visto che abbiamo una rubrica dedicata mi sono detta "Perché non farla?"
Quindi eccola:

Pistacchio: un libro con una cover verde.

Garden di Emma Romero. Il libro non è un massimo (anche se spero che un sequel possa riabilitarlo) ma la cover è molto bella. Semplice, con un bel design, e soprattutto di una splendida tonalità di verde.


Nocciola: una serie molto lunga che vorresti leggere quest'estate ma che probabilmente non farai e perché.

Non ho capito se una serie che non ho ancora letto o una che devo continuare... Pazienza! In ogni caso, cito le meravigliose Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin, che vorrei rileggere e alle quali devo (ancora) aggiungere i racconti de Il Cavaliere dei Sette Regni (fa che esca l'edizione tascabile, fa che esca presto... Ho tutti i volumi in quell'edizione, sigh)



Fragola: un libro con la storia d’amore più dolce.

Per una volta nella vita di Rainbow Rowell. Amo Eleanor, amo Park e amo loro due insieme. Sono una delle mie coppie preferite!



Vaniglia: Il tuo Classico preferito.

Il sempreverde Rebecca di Daphne du Maurier. Adoro tutti i film, serie tv, adattamenti da questo tratto, perché è una storia perfetta, romantica e inquietante al punto giusto.



Menta: Un libro per bambini che ti piace.

Mi ricordo ancora di Pasta di Drago di Silvana Gandolfi. Lo lessi a otto anni, in biblioteca e mi incantò. Era la mia prima lettura seria (intendo al di fuori dei libri per bimbi piccoli e di Geronimo Stilton) e, ancora oggi, ha il suo proprio angolino nel mio cuoricino.



Fiordilatte: un libro molto lungo che hai letto molto velocemente.


L'Ordine della Fenice della Rowling. Ottocento pagine. Due giorni. Quel libro è stato una sorta di droga dalla quale non riuscivo più a staccarmi. E quel finale... Cielo! 



Ovviamente siete tutte taggate. Fatemi leggere le vostre tag, mi raccomando, che sono curiosa!