sabato 9 agosto 2014

Il giro del mondo in 80 libri: #2 Corea del Sud

Buongiorno! Oggi è una gran bella giornata soleggiata... Quindi, dalle mie parti, questo significa solo una cosa: mare! Ed è proprio al mare che ho scoperto questo piacevolissimo romanzo di Anna Premoli, che rientra nella rubrica "Il Giro del Mondo" per la sua particolare ambientazione...
Essendo l'autrice appassionata di drama coreani ha deciso di ambientare la storia proprio in Corea del Sud, e alla fine, secondo me, questa si è rivelata proprio una scelta vincente! 
Vediamo la recensione...



TITOLO: Come inciampare nel principe azzurro
AUTORE: Anna Premoli
COLLANA: Anagramma Newton Compton
PREZZO (RILEGATO): 9,90€ - 5,90
PREZZO (EBOOK): 3,90

TRAMA: Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all’estero?
È proprio questa la grande opportunità che un giorno si presenta a Maddison: ma l’inaspettata promozione arriva sotto forma di un trasferimento dall’altra parte del mondo, in Corea del Sud!
Maddison, però, è solo all’apparenza una donna in carriera. In realtà è molto meno motivata delle sue colleghe e per nulla attratta dall’idea di stravolgere la sua vita. Come è possibile che abbiano pensato proprio a lei, che del defilarsi ha fatto da sempre un’arte, che ha il terrore delle novità e di mettersi alla prova? Una volta arrivata in Corea, il suo capo, occhi a mandorla e passaporto americano, non le rende affatto facile adattarsi al nuovo ambiente. Catapultata in un mondo inizialmente ostile, di cui non conosce nulla, di cui detesta le abitudini alimentari e non solo, Maddison si vedrà costretta a tirar fuori le unghie e a crescere una volta per tutte. E non è detto che sulla sua strada non si trovi a inciampare in qualcosa di bello e del tutto imprevisto!


Quando si legge in pubblico capita di doversi trattenere nel caso la lettura risultasse particolarmente emotiva. Mi ricordo che quando terminai Colpa delle Stelle al mare dovetti indossare gli occhiali da sole più scuri che avevo per evitare che tutta la spiaggia notasse i miei occhioni lucidi di lacrime.
Questo invece è un caso decisamente più piacevole. Sì, ho dovuto di nuovo rimettere gli occhialoni scuri, amorevolmente soprannominati da un mio compagno di classe "occhiali a mosca" ma per nascondere le lacrime dovute alle risate, e poi mi sono anche dovuta contenere: gli schiamazzi non sono accettati in spiaggia.

Ebbene sì: Come inciampare sul principe azzurro è stata una delle letture più divertenti degli ultimi mesi. Era da un bel po' che non mi concedevo una grossa risata con un romanzo e questo libro, leggero come solo una sana lettura estiva può essere (consigliata anche durante il periodo invernale) me ne ha fatte fare tante.

Non che avessi molte aspettative: cercavo solo un libro che non fosse noioso. Venivo da una lettura che ho praticamente abbandonato a metà (da riprendere a data da destinarsi) e volevo qualcosa di totalmente diverso. soprattutto, cercavo qualcosa che non mi facesse sbadigliare dalla noia.
E Anna Premoli regala una storia che non è assolutamente noiosa, al contrario, la definirei "spumeggiante"!

Ho adorato Maddison, la protagonista, fin dal primo capitolo. Mi ricordava fin troppe persone di mia conoscenza, all'apparenza lavorative ma in realtà più propense a non muovere un dito per l'intera giornata.  Eppure il senso dell'umorismo della protagonista è impagabile, e contribuisce non poco alla buona riuscita della storia.
In due parole: lo adoro.
La skyline di Seoul
dove è ambientata buona parte del romanzo
Anzi, visto che parliamo della protagonista, la adoro, con tutti i suoi pregi, in particolare oltre all'umorismo cito l'aspetto fisico praticamente impeccabile, alta 1,80, bionda, occhi verdi... e pensare che se ne lamenta!) e i suoi difetti (meglio scoprirli durante la lettura... altrimenti dove sta il divertimento?)

La storia in sé non è il massimo dell'originalità, ricorda molti film romantici che trasmettono il pomeriggio in televisione: tuttavia la banalità non influisce particolarmente sul mio gradimento del romanzo grazie anche alla scelta dell'autrice, assai azzeccata, di ambientare parte della storia in Corea del Sud. Questa sì che è una decisione insolita!
Infatti mi sono piaciuti i riferimenti alle tradizioni locali e anche alla cucina tradizionale (i terribili kimchi vi perseguiteranno per tutta la lettura): da appassionata di cucine esotiche come faccio a non condividerli!

Lo stile dell'autrice non è elaborato o particolare, non è né eccessivamente discorsivo, né troppo "telegramma", ma si avvicina molto al modo di pensare che io ho, per esempio, e questo mi è piaciuto molto. Difatti, nonostante abbia un'etica differente da quella della protagonista mi sono potuta immedesimare facilmente in Maddison, nei suoi dubbi riguardo al trasferimento, al suo capo e... nella sua ostinazione nel voler dormire e mangiare italiano!

Vogliamo aprire una parentesi sul capo. Mark... È Mark! Coreano ma con passaporto americano, insopportabile ma adorabile al tempo stesso, mi ha colpita dalla sua prima apparizione in scena. I suoi battibecchi con Maddison, poi, sono fantastici.
Sì, perché esistono battibecchi e battibecchi: se sono scritti male sono pesanti e banali, ma quando sono fatti bene fanno la differenza tra una lettura piacevole e una divertente!

Così ho divorato questo romanzo in un baleno. Ho apprezzato praticamente tutti i personaggi, caratterizzati abbastanza da poter essere distinti l'uno dall'altro, dai giovani coreani, al fratello e alla nonna di Mark, e mi ha colpito in maniera positiva l'ambientazione varia: da Londra a Seul, passando per New York e  località coreane dai nomi impronunciabili.

Insomma, le sue quattro stelline e anche qualcosa di più le vale tutte. Cos'altro potevo desiderare da una lettura estiva? Promosso a pieni voti, con tanto di sorrisone soddisfatto stampato sulla faccia della lettrice! 


2 commenti:

  1. Che carina questa rubrica! Ho letto questo libro qualche mese fa e mi era piaciuto molto :)

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    1. Sono contenta che ti piaccia la rubrica *_* per la Premoli sto sviluppando una sorta di passione... (anche l'altro libro suo che ho letto mi ha fatto morire dal ridere :D)

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